domenica 13 settembre 2009

KUSTOM KULTURE ART SHOW



Il prossimo 26 settembre si terrà il primo “KUSTOM KULTURE ART SHOW” a Milano.

L'evento sarà gratuito e si terrà dal pomeriggio di sabato 26 Settembre presso:Revel Scalo d'IsolaVia Thaon De Revel 3, Milano
http://www.revelmilano.com/

Partners dell’iniziativa sono:

OFFICINE MERMAID, CUSTOM SICKLES, LOW RIDE MAGAZINE e MOONEYES JAPAN.Perchè KUSTOM KULTURE ART SHOW

Da sempre la “KUSTOM KULTURE” è legata profondamente alle diverse forme artistiche “underground”, spesso identificate nella LOWBROW ART (nota anche come POP SURREALISM).
La LOWBROW ART è una corrente artistica nata negli anni ‘60 in California che include svariate influenze provenienti dalla grafica dei fumetti underground, all’estetica del tattoo, fino alle sonorità punk-surf della West Coast.Il termine LOWBROW, coniato nel 1979 da Robert Williams, fondatore della rivista-manifesto di questa corrente artistica “JUXTAPOZ”, si oppone per l’appunto ad “highbrow” ossia ‘cultura elitaria’.
Gli artisti Lowbrow prediligono, infatti, nelle loro opere l’utilizzo di supporti per lo più non convenzionali: dai classici quadri su tela ai poster serigrafati, ma anche veicoli (auto, moto, bici, skate) utilizzati come sculture “in movimento”, espressione semplice ed immediata di un possibile contatto tra persone appartenenti a culture e sensibilità diverse.
Obiettivo dell’evento è comunicare direttamente con i visitatore la dinamicità della creazione artistica, sia con la presenza di moto e auto “custom” ma soprattutto tramite gli stessi artisti (in particolare verniciatori e pinstripe) che si esibiranno direttamente nel corso dell’evento.
Il “KUSTOM KULTURE ART SHOW” vuole dare una prospettiva più completa possibile dei diversi ambiti: Poster (serigrafie, offset, …), Quadri e sculture, Fumetti, Verniciatori e Pinstriping, Custom Toy, FotografiaL’evento sarà organizzato in una spazio espositivo dedicato dove saranno presenti gli artisti con le loro opere e i loro ordinari strumenti di creazione, al fine di realizzare una spazio dinamico, insieme di un “classico” spazio espositivo e un “workshop”Si ringrazia per contributi e ricerca: Rieko "Bear inMind"

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